domenica 5 maggio 2013

La crisi fa aumentare le violenze sui bambini

El Mundo ci parla della crescita della violenza domestica nei confronti dei bambini a causa della disperazione delle famiglie colpite dalla crisi economica. A stabilirlo Victor Ortega, segretario generale del Consiglio Generale degli Avvocati spagnoli.

LA VIOLENZA CASALINGA - Secondo l’avvocato la violenza nei confronti dei minori è aumentata del 13,6 per cento rispetto al 2012. Il giorno precedente la pubblicazione di questa nota la Fondazione Naar, aiuto per bambini ed adolescenti ha comunicato che nel 2012 in Spagna 1.778 bambini sono stati vittima di gravi violenze in Spagna ed anche in questo caso la cifra è in aumento rispetto al 2011. Il Naar ha poi spiegato che le violenze familiari rappresentano la prima causa di azione dei servizi sociali.

SITUAZIONI DI TENSIONE - Nel 22,5 per cento dei casi il colpevole della violenza è il padre, il 15 per cento è invece responsabilità della madre mentre nel 6,3 per cento dei casi la violenza è stata esercitata da entrambi i genitori. Ed in totale il 43,3 per cento dei casi ha visto responsabili di violenze soggetti ritenuti responsabili della cura e della garanzia dei minori. Ed i pericoli sono destinati ad aumentare. Continua così Ortega: “Nella vita di tutti i giorni possono nascere situazioni di tensione e disperazione che degenerano in situazioni di violenza che vedono protagonisti i bambini solo perché non sono eccessivamente protetti”.
UNA CRISI INFINITA - Inoltre -continua Ortega- l’austerità imposta dal governo sta “influenzando la tutela giurisdizionale dei minori. Il trattamento per i bambini nei tribunali dovrebbe essere diverso dagli adulti. Si sente anche la necessità di un sostegno psicologico senza limiti di tempo”. Dall’Unicef Gabriel González-Bueno, ha avvertito che “la tensione in casa sta interessando sempre più violenze subite dai bambini”. I bambini subiscono gli sfratti, la separazione dei genitori, le cure specialistiche, la disoccupazione dei genitori.
DIVARIO SOCIALE - Il rappresentante dell’Unicef ha dichiarato che la povertà infantile non dipende dalla ricchezza delle nazioni ma delle politiche applicate. Ciò significa che si è scelto di tagliare tutti i sussidi e gli aiuti previsti a favore dell’infanzia, probabilmente perché i bambini non votano. Questo fa si che la delinquenza giovanile cresca a dismisura a causa della mancanza di sostegno da parte delle autorità. Il portavoce di Save the Children , Yolanda Romane, ha aggiunto che in contesti familiari dallo stress elevato aumenta la violenza nei confronti dei bambini ed il taglio dei sussidi assistenziali non fa altro che aumentare il divario sociale tra le famiglie e non solamente in Spagna. (Immagine di repertorio / Lapresse)

tratto da giornalettismo