Uno dopo l'altro, i ministri del governo Letta stanno giurando al Quirinale. Negli stessi istanti, un uomo si presenta davanti a Palazzo Chigi. E' vestito bene, indossa giacca e cravatta, appare sicuro di sé. A un certo punto, spara cinque o sei colpi di pistola. Due carabinieri restano feriti, uno alla testa e l'altro alla gamba. L'autore della sparatoria tenta la fuga ma viene catturato, e durante la colluttazione batte la testa a terra.
La notizia irrompe in tv, sulla Rete. Le dirette dal Quirinale cambiano tono improvvisamente. Anche se i ministri, in un primo momento, non vengono informati dell'accaduto. La cerimonia al Colle va avanti mentre si susseguono, tra conferme e smentite, le notizie su quanto successo davanti alla sede del governo.
L'autore della sparatoria viene identificato: si tratta di Luigi Preiti, 46enne di Rosarno (Reggio Calabria), residente ad Alessandria. Senza precedenti penali, secondo le prime informazioni si tratterebbe di un uomo con problemi psichici. Anche se altre fonti smentiscono poi questa notizia. Il fratello di Luigi Preiti, Arcangelo, racconta che l'uomo «ha perso il lavoro e si è separato dalla moglie. Negli ultimi mesi era tornato in Calabria dai nostri genitori: non lo vediamo da tempo». In ogni caso, sembra trattarsi di un gesto isolato. Preiti sarebbe arrivato sabato a Roma e avrebbe dormito in hotel con l'intenzione di compiere un gesto eclatante. Dopo la sparatoria, riferisce successivamente il ministro dell'Interno Angelino Alfano, «ha tentato il suicidio, ma aveva terminato i colpi». E agli investigatori, Preiti avrebbe confessato: «Puntavo ai politici».
I due carabinieri, ricoverati all'Umberto I, non sono in pericolo di vita: si tratta del brigadiere Giuseppe Giangrande, 50 anni (le cui condizioni appaiono comunque serie) e del carabiniere scelto Francesco Negri, 30 anni (le loro famiglie sono state avvertite). Nella sparatoria, sarebbe stata lievemente ferita anche una donna incinta: stava attraversando la piazza con il figlio e il marito, quando è stata colpita da alcune schegge. E' stata trasportata all'ospedale Santo Spirito.
TRATTO DA VANITY FAIR