domenica 5 maggio 2013

"NELLA FRITTURINA QUALCHE SCAMPO IN PIÙ". VENEZIA, 2 TURISTI PAGANO 600 EURO DI CONTO

VENEZIA - La cenetta a Venezia si rivela un salasso e ne nasce un caso diplomatico. Un’altra coppia di turisti spennata. Un’altra figuraccia per la città, stavolta finita addirittura all’attenzione dell’ambasciata italiana in Danimarca, che ha mobilitato il ministero degli Esteri e, alla fine, pure i carabinieri lagunari. Ne parla oggi il quotidiano Il Gazzettino. Protagonisti, due turisti danesi - di professione diplomatici - che, circa un mese fa, in un ristorante-pizzeria nei pressi di campo Santa Maria Formosa, avevano ordinato una frittura di pesce da una decina di euro, regolarmente inserita nel menù del locale. A un certo punto, però, era uscito il cuoco dalla cucina per chiedere ai due commensali se, per caso, avessero gradito l’aggiunta anche di qualche scampo. Ai due ignari danesi, sembrò un gesto di gentilezza, un segno dell’ospitalità mediterranea. E invece. Nel conto finale, la frittura era schizzata a 80 euro. Ttutto il conto, tra vini e pietanze varie, ai danesi è apparsa come un’imboscata al loro portafogli: un salasso da 600 euro, con tanto di frittura-trappola e varie altri "proposte" per alleggerire le loro tasche. Tanto più che il locale, un normale ristorante-pizzeria, all’apparenza senza particolari pretese, non lasciava certo immaginare certi prezzi. Insomma, quanto basta per far andare su tutte le furie i due turisti che, da bravi diplomatici, una volta tornati a casa, hanno informato della disavventura veneziana l’ambasciata italiana in Danimarca. Questa ha passato la segnalazione al nostro ministero degli Esteri che, alla fine, l’ha trasmessa ai carabinieri di Venezia.
tratto da leggo.it